L’elettrocardiogramma consente di valutare:
- la frequenza cardiaca;
- la presenza di eventuali disturbi o irregolarità del ritmo cardiaco;
- la presenza di ingrandimenti del cuore in toto o in alcune sue parti;
- la presenza di squilibri elettrolitici, cioè di alterazioni della concentrazione di ioni come sodio e potassio nel sangue;
- in alcuni casi la presenza di un precedente infarto.
L'elettrocardiogramma, insieme con il dosaggio nel sangue degli enzimi provenienti dalle cellule cardiache danneggiate, è l'esame fondamentale per diagnosticare un infarto. Insieme ad altre notizie ottenute dalla valutazione del malato e da altri esami, l’elettrocardiogramma può essere importante anche per la diagnosi delle malattie delle valvole cardiache (valvulopatie), nella valutazione dello scompenso cardiaco e dell'ipertensione arteriosa.