La RM è caratterizzata da una alta qualità dell’immagine che permette di identificare anche noduli molto piccoli, spesso impalpabili e invisibili con le metodiche tradizionali, e ne studia la dinamica di vascolarizzazione.
Il tumore al seno colpisce una donna su 8 nell'arco della vita. E' il tumore più frequente nel sesso femminile e rappresenta il 30% circa di tutti i tumori che colpiscono le donne.
Più del 75% dei casi del tumore del seno colpisce donne sopra i 50anni.
Un dato allarmante riguarda l’incremento negli ultimi anni dell’insorgenza dei tumori al seno nelle donne tra i 25 e i 40 anni.
Oggi l’85% delle donne colpite da tumore al seno può guarire. Una percentuale questa, che potrebbe salire al 98%, se ogni donna eseguisse con regolarità gli esami preventivi di base.
Come si diagnostica
- Visita clinica da parte del Medico radiologo esperto
- Valutazione ecotomografica
- Rx mammografia
- Test genetici
- Rm Mammaria
La risonanza magnetica è un esame che non utilizza radiazioni ionizzanti e presenta la più alta sensibilità e specificità nel caratterizzare e individuare lesioni mammarie.
L’esame è di breve durata, non è una metodica invasiva e viene eseguito con il Paziente in posizione prona, limitando pertanto la sensazione di claustrobofia.
Perchè fare una RM Mammaria
Rm mammaria senza mezzo di contrasto:
- studio protesi per escludere eventuali deiescenze, dislocazioni e/o rotture
Rm mammaria con mezzo di contrasto:
- caratterizzazione di noduli dubbi all’ecografia e/o mammografia
- multicentricità del tumore ovvero escludere la presenza di eventuali ulteriori focolai neoplastici
- esclusione di recidive e/o estensione ai piani profondi su cicatrici chirurgiche
- follow-up in Pazienti già operate di cancro mammario
- prevenzione in Pazienti con familiarità per cancro mammario
- prevenzione oncologica nei Soggetti portatori di protesi mammarie
- studio del parenchima ghiandolare in Pazienti con il cavo ascellare positivo e tumore mammario occulto alla mammografia ed ecografia
- migliore valutazione del parenchima ghiandolare in donne con mammelle dense