RMN Prostata Multiparametrica

Chi deve sottoporsi alla RMN prostatica multiparametrica?

Tutti i soggetti maschi a partire dai 50 anni di età e, in caso di familiarità, a partire dai 40 anni, dovrebbero sottoporsi a un controllo urologico per la diagnosi precoce del carcinoma prostatico.

A differenza dell’ipertrofia prostatica benigna, il carcinoma prostatico si sviluppa nella zona più esterna della prostata: per questo motivo non determina una sintomatologia specifica se non nelle fasi più avanzate.

Carcinoma prostatico: il carcinoma prostatico è un tumore maligno che se non diagnosticato tempestivamente e trattato in modo adeguato, può portare a una rapida progressione della malattia con un importante sviluppo di metastasi. Oggi questo tipo di tumore è in progressivo aumento con l’aumentare dell’età. Purtroppo questa patologia registra un incremento nella fascia di età 45 – 55 anni.
 
La diagnosi precoce si basa:
 
  • Visita urologica con eplorazione rettale
  • Determinazione dei valori sierici del PSA totale su un campione di sangue
  • Rapporto PSA libero/PSA totale
  • PSA velocity = valutazione con cui in PSA aumenta nel tempo
     


Risonanza Magnetica della Prostata con Spettroscopia

A supporto dell’indicazione e dell’esecuzione della biopsia prostatica, per rendere la biopsia da random a mirata, esiste attualmente la possibilità di effettuare presso Ostia Radiologica un esame non invasivo rappresentato dalla Risonanza Magnetica morfologica e funzionale della prostata (Spettroscopia, Perfusione e Diffusione RM).

La metodica associa ad un ottimo imaging morfologico, lo studio metabolico, la vascolarizzazione e l’eventuale danno cellulare. Oggi l’esame di RMN prostata multiparametrica  si propone come step propedeutico all’intervento chirurgico.

Indicazioni Cliniche:
  • diagnosi precoce e biopsia prostatica.
La RMN con spettroscopia e dinamica permette di mappare la prostata in zone non sospette, ed a medio-alto rischio di neoplasia.In questo modo la biopsia prostatica può essere più mirata su tali punti e quindi ottenere una maggiore specificità dell’esame: meno biopsie inutili, meno prelievi e meno re-biopsie per i Pazienti.
  • la RMN con spettroscopia può caratterizzare anche il grado di aggressività della neoplasia e quindi, aiutare il clinico-chirurgo nel dare la giusta indicazione terapeutica.
     
  • la RMN può aiutare a localizzare la neoplasia della prostata e, quindi aiutare l’urologo, nel caso di intervento chirurgico, a conoscere prima dove sono presenti aree a maggiore rischio (cosa utile soprattutto se, con la prostatectomia radicale, si propone di preservare dei fasci neuro-vascolari per l’erezione)
     
  • dopo un intervento o dopo la radioterapia, definisce con significatività la presenza di un’eventuale recidiva locale della malattia, in fase molto precoce rispetto alle altre metodiche, permettendo una terapia altrettanto precoce.
     
  • durante la terapia ormonale può aiutare a monitorizza la risposta della terapia
 

Oggi l'integrazione di una valutazione clinica-laboratoristica con la Risonanza magnetica prostatica multiparametrica (spettroscopia e dinamica), permette in maniera non invasiva di selezionare i Pazienti a rischio di carcinoma prostatico e di arrivare ad una diagnosi istologicamente confermata di tumore, con maggior accuratezza e precocità possibile.