La scintigrafia ossea è una tecnica diagnostica per immagini utilizzata per valutare l'anatomia dello scheletro e soprattutto eventuali alterazioni vascolari e metaboliche delle ossa. Tra le principali indicazioni della scintigrafia ossea spicca l'identificazione ed il follow-up dei tumori primitivi dello scheletro e delle metastasi ossee, cioè localizzazioni a distanza di un tumore maligno. Tra quelli che più frequentemente danno metastasi ossee ricordiamo il cancro alla prostata, alla mammella, al polmone, al rene e alla vescica. Per la sua capacità di evidenziare anomalie già in una fase precoce - quando ancora devono manifestarsi sintomi o evidenti alterazioni strutturali dell'osso - la scintigrafia viene effettuata subito dopo la diagnosi delle neoplasie più statisticamente correlate a localizzazioni secondarie ossee. Oltre ad essere utilissima per la diagnosi e la stadiazione della neoplasia, la scintigrafia ossea permette di valutare gli effetti dell'intervento terapeutico intrapreso (chemioterapia o radioterapia).
Ulteriori indicazioni alla scintigrafia ossea sono rappresentate dal riconoscimento di patologie infiammatorie osteo-articolari, come l'artrite reumatoide, che interessano sedi non ben esplorabili radiologicamente (ad es. le articolazioni), microfratture (come quelle da stress), necrosi della testa del femore, osteomielite (piede diabetico), algia in sede di protesi ortopediche, valutazione del dolore in pazienti con radiografia normale, algoneurodistrofie e valutazione della vitalità di impianti ossei.